Una bella e gradita recensione al mio NUDA VITA sull'inserto LIBERALIBRI di LIBERAZIONE
L'angolo dell'eBook
Corpo e anima
e poi la letteratura Raul Mordenti
Dopo Incunaboli futuri (Robin, 2005), e gli splendidi racconti nelle miscellanee Piazza bella piazza, La rossa primavera (Nuova Iniziativa Editoriale) e Fragole e sangue (Edizioni Clandestine), Daniela Frascati affida il suo romanzo (per ora) più bello all'editoria informatica on line. Si tratta di Nuda vita (pp. 151, euro 7,95) pubblicato da Absolutely free edizion(info@absolutelyfree.it). Molte riflessioni, da svolgere in altra sede, si potrebbero fare a proposito del fatto che un tale libro abbia dovuto prendere la via, per ora laterale, dell'editoria on line, mentre gli editori cartacei verificano la loro crisi verticale anche, o soprattutto, nella nuova narrativa italiana. Viene da dire: peggio per loro, e meglio per i lettori e le lettrici che possono accedere comodamente e a basso costo a questo libro.
Sarebbe sbagliato concentrare l'attenzione sulla vicenda narrata nel romanzo, cioè sui confini, labili e incerti, della vita vissuta in un coma profondo. Nulla di più lontano da questo libro che un riferimento all'attualità del caso di Eluana Englaro, perché qui non si parla affatto di cronaca, e neppure di politica e di etica, ma invece di corpi e di anime; corpi e anime che vivono e sentono, e misteriosamente ma intensamente comunicano. Ciò che media fra questi due campi del corpo e dell'anima è infatti la letteratura, cioè il discorso, sia pure tacito e mentale, come i bellissimi monologhi silenziosi della protagonista che scandiscono il libro e ne rappresentano le parti migliori. E quasi ci si dispiace che questo livello sia contrastato, anche se non contraddetto, dalla necessaria inserzione di altri caratteri e personaggi che costruiscono la parte più propriamente narrativa del romanzo. L'attenzione per la parola, l'umana parola calcolata e prescelta (a volte anche ricercata e peregrina o inventata) rappresenta infatti la cifra stilistica della scrittura di Daniela Frascati; è una scrittura che sembra sempre volersi librare verso il sogno, o forse il delirio, e che proprio per questo confina sempre con la poesia.
20/02/2011
Sarebbe sbagliato concentrare l'attenzione sulla vicenda narrata nel romanzo, cioè sui confini, labili e incerti, della vita vissuta in un coma profondo. Nulla di più lontano da questo libro che un riferimento all'attualità del caso di Eluana Englaro, perché qui non si parla affatto di cronaca, e neppure di politica e di etica, ma invece di corpi e di anime; corpi e anime che vivono e sentono, e misteriosamente ma intensamente comunicano. Ciò che media fra questi due campi del corpo e dell'anima è infatti la letteratura, cioè il discorso, sia pure tacito e mentale, come i bellissimi monologhi silenziosi della protagonista che scandiscono il libro e ne rappresentano le parti migliori. E quasi ci si dispiace che questo livello sia contrastato, anche se non contraddetto, dalla necessaria inserzione di altri caratteri e personaggi che costruiscono la parte più propriamente narrativa del romanzo. L'attenzione per la parola, l'umana parola calcolata e prescelta (a volte anche ricercata e peregrina o inventata) rappresenta infatti la cifra stilistica della scrittura di Daniela Frascati; è una scrittura che sembra sempre volersi librare verso il sogno, o forse il delirio, e che proprio per questo confina sempre con la poesia.
20/02/2011
Nessun commento:
Posta un commento