"Quello, era Delfina: un corpo scempiato dal dolore e ritirato nel silenzio, tanto da cancellare persino il confine tra vita cosciente e morte in vita, lasciandola come una nuda vita in balia di tutti, un territorio di nessuno, sacro, ma allo stesso tempo violabile perché al di fuori di ogni legislazione."
Il corpo è quello di una ragazza qualunque, Delfina, che in seguito ad un incidente stradale entra in quel sonno profondo di cui non è dato sapere nulla.
Chi rimane sveglio invece sono tutte le persone che dall’altre parte, in una stanza di ospedale, le ruotano intorno con un solo imperativo categorico: farla svegliare.
E se fosse proprio lei a non volersi svegliare?
Da una parte, i pensieri e le visioni di una giovane donna in coma.
Dall’altra, la girandola di amici, parenti e familiari che si affollano sul guscio apparentemente vuoto della protagonista.
Un'opera struggente di Daniela Frascati, che esplora su un duplice binario la vita e ciò che di essa rimane.
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