amorino alato

amorino alato
C’era in lei, tuttavia, un angolo segreto dove non arrivava il riverbero di nessuna luce. Da lì veniva quella voglia di tenere a bada il corpo e la materia che gli dava forma; lì fluttuavano profumi intensi e dolcissimi, e fruscinìo di sete leggere e il seno bianchissimo di Rosa la Parda. Lì, coltivava il giardino di un’altra vita che ogni tanto, a occhi chiusi o nel sonno, andava a visitare.(Amore Anomalo - daniela frascati)

martedì 12 aprile 2011

Le recensioni di Bruno Elpis - Amori anomali di Daniela Frascati



Le recensioni di Bruno Elpis  



Amori anomali di Daniela Frascati

 
Cinque racconti, cinque forti emozioni.

“Il collocatore” nasce e si sviluppa come una poesia per la tenuità delle descrizioni psicologiche e paesaggistiche. Mentre lo leggo, sento il profumo della marmellata d’arance sprigionarsi dalle pagine. Solo che … solo che, a un certo punto, il racconto s’impenna. L’epilogo, sconvolgente, mi ha comunicato la stessa inquietudine che certi miti greci hanno provocato in me studente (e qui la mente va al mito di Crono e Urano).
“Come vuole il destino”: è stato difficile riprendermi dal finale del racconto precedente. Ho dovuto rileggere le prime due pagine del secondo “amore anomalo” almeno un paio di volte (consiglio pertanto di leggere i capitoli uno per volta, non tutti d’un fiato come ho fatto io …), perché la mia mente stentava “a cambiar registro”. Tema difficile affrontato con tanta allegoria e non: la droga dei poveri (pratica diffusa anche tra i bambini nei paesi dell’est o nell’America Latina). Molto efficaci gli inserti che pennellano le allucinazioni di Maria Nives.
“Amor anomalo”: già la dedica, a Frida Kahlo, la dice lunga. Confesso di averlo letto confidando che la bambina assediata risolvesse in altro modo il dramma del “diventare grandi”. Ho sperato fino all’ultimo in un miracolo del surrealismo. Ma non sono rimasto deluso, perché il lietofine sarebbe stato incoerente.
“Cuore sacro”: racconto sottilmente iconoclasta. Citerò soltanto la sapiente scelta dei nomi: “Venerina Amorante” la protagonista stimmatizzata, “Convento dello Spasimo” il luogo dal quale Venerina viene  allontanata per essere relegata nel Bronx, “Missionarie della Ragione” l’ordine di appartenenza.
“Amore ibrido”: storia sospesa tra la rappresentazione metafisica di una bidonville e il mistero che permea culture ancestrali. Ma Daniela che fai, ai tuoi racconti metti anche la colonna sonora? Qui, in sottofondo, sembra di sentire un ritmo africano di tamburi …
O, dopo averti letto, sono diventato visionario?



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